Pecorino Romano DOP

Consorzio di tutela o comitato promotore
Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano
Corso Umberto I 266
08015 - Comune: n.d. (287)
Tel: +39078570537; Fax: +39078572215
e-mail: pecorinoromano@tiscali.it
web: www.pecorinoromano.net

Organismo di controllo
OCPA Organismo di controllo dei formaggi Pecorino Romano Dop, Pecorin
c/o Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna
07040 - Comune: n.d. (287)
Tel: +39079389444; Fax: +39079389450

Descrizione del prodotto e cenni storici

Il Pecorino Romano vanta origini lontane nel tempo: nei palazzi imperiali Romani era considerato il giusto condimento durante i banchetti mentre le sue capacità nutritive e di lunga conservazione ne faceva un alimento base delle razioni durante i viaggi delle legioni romane. Questo formaggio ridava forza e vigore ai soldati stanchi e oggi sappiamo perché: il Pecorino Romano è una iniezione di energia e anche di facile digestione. Prodotto esclusivamente da latte di pecore allevate nei pascoli naturali del Lazio, della Sardegna e della provincia di Grosseto, il Pecorino Romano, per la sua versatilità e per le sue caratteristiche nutrizionali, è diventato un ingrediente indispensabile di molte ricette regionali e nazionali. Al latte intero di pecora termizzato viene aggiunto l'innesto costituito da batteri lattici termofili autoctoni. Il coagulo, ottenuto con aggiunta di caglio di agnello, viene sottoposto a rottura fino a determinare granuli di cagliata delle dimensioni di un chicco di riso e, quindi, a cottura, ad una temperatura di 45-48°C, ed a pressatura. Le forme, in appositi stampi, vengono sottoposte ad un trattamento di maturazione cui segue la marchiatura, la salagione ed un periodo di stagionatura di durata variabile a seconda della collocazione gastronomica del formaggio; tale periodo di stagionatura influenza le caratteristiche organolettiche, accentuando, se protratto nel tempo, il sapore piccante della pasta. Il Pecorino Romano, dopo solo cinque mesi di stagionatura, può essere consumato come formaggio da tavola, accompagnato da frutta e verdure fresche. Superati invece gli otto mesi di stagionatura, viene usato come formaggio da grattugia, condendo i piatti tipici della cucina romana, come l'Amatriciana o gli spaghetti "cacio e pepe", e persino primi piatti a base di pesce. Il legame con l'ambiente è dato sia da fattori naturali, grazie all'allevamento allo stato brado in pascoli ricchi di essenze spontanee, sia da fattori umani per la tradizionale metodica di lavorazione utilizzata dalle aziende pastorali interessate alla produzione.


 

Area di produzione
 

Area di produzione

La produzione del Pecorino Romano avviene nell'intero territorio delle regioni Lazio e Sardegna e della provincia di Grosseto in Toscana.
 
Regolamento di approvazione
Reg. CE n. 1107/96 (GUCE L 148 del 21/6/96)
 
Dati economici
Nel 2002 prodotte 32.003 tonnellate di prodotto certificato (dati consorzio).
 
Disciplinare di produzione
In formato word (24 KB)