Categoria:
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione;
1. Denominazione del Prodotto:
Prosciutto del Casentino
2. Sinonimi:
3. Descrizione sintetica del prodotto:
Il prosciutto si presenta di forma tondeggiante, tendente al piatto, con sufficiente strato di grasso nella parte opposta all’anca. Il peso normalmente è tra i 9 e i 12 kg. Il sapore è delicato fragrante con una giusta sapidità, il profumo è penetrante e si avverte in modo più o meno intenso il sentore di affumicato, i particolari aromi sono conferiti dalle tecniche di lavorazione e stagionatura; la fetta tagliata si presenta di colore rosso intenso con una adeguata quantità di grasso ben compatto.
4. Territorio interessato alla produzione:
La zona classica di produzione è in Casentino, valle caratterizzata da estesi boschi di castagno e querce utilizzati per l'alimentazione dei suini allevati all'aperto.
5. Produzione in atto:
r scomparso r a rischio r attivo
6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Il prodotto deriva da suini provenienti dalla provincia di Arezzo e secondo la tradizione casentinese da ibridi di antiche razze presenti nella zona: Mora romagnola, Cinta senese e, in passato, l’ormai estinta Cappuccia di Anghiari. Il sistema di allevamento ricalca il tradizionale all’aperto, in modo che l’alimentazione sia in parte costituita dal pascolo e la restante basata su prodotti vegetali naturali.Le carni impiegate nella lavorazione del prosciutto derivano da suini pesanti e i sistemi di trasformazione sono quelli della tradizione rurale della zona, con una lunga stagionatura.Le cosce, dopo la macellazione e la successiva rifilatura con taglio classico, sono sottoposte all’apposito massaggio e poi alla salagione con un impasto di diverse spezie dove abbonda l’aglio. La salatura viene ripetuta secondo le necessità e per un totale di circa 30 giorni. Tradizionalmente, dopo l’eliminazione del sale in eccesso mediante battitura o spazzolatura, i prosciutti puliti venivano appesi in cucina vicino al camino, da questa fase derivava il gusto di affumicato più o meno intenso. Trascorso il periodo della salatura, il prosciutto viene lavato con acqua e messo a stagionare in ambiente fresco; un tempo tale fase avveniva in cantina, per un periodo minimo di dodici mesi.
7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
s Locali di lavorazione s Tavoli in legno s Celle frigorifere s Locali per la stagionatura
8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
Si differenzia dagli altri prosciutti per la forma piatta, la spiccata salatura, e la sapidità (è ricco di aromi). E' utilizzato come antipasto o come secondo piatto ed in particolare le sue caratteristiche vengono esaltate se accompagnato al pane toscano, preferibilmente cotto a legna.
9. Produzione:
La produzione di prosciutto è ancora attiva a livello familiare ed in piccole imprese di trasformazione artigianali. Attualmente i produttori sono 11.
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