Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;
1. Denominazione del Prodotto:
Patata di Zeri
2. Sinonimi:
Patate "rosse, bianche, zale" di Zeri
3. Descrizione sintetica del prodotto:
Sussistono più tipologie della patata di Zeri: rossa, bianca e zale. Tutte sono caratterizzate da una forma piuttosto rotondeggiante. La rossa, con buccia rossastra e colore della pasta bianco, è adatta ad una lunga cottura perché non perde consistenza. La bianca, con buccia chiara e polpa giallognola, è adatta per la frittura. La zale, di pasta gialla, ha dimensioni modeste ed è tenera, saporita e dolce, ottima per la cottura in forno o in acqua.
4. Territorio interessato alla produzione:
Comune di Zeri, provincia di Massa-Carrara.
5. Produzione in atto:
r scomparso r a rischio r attivo
6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Il terreno offre un’ottima base di sviluppo per questo tubero, tanto che nella prima semina viene evitato qualsiasi tipo di concimazione. Successivamente si concima con letame di pecora.
7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
La tradizionalità della coltura della patata a Zeri risale al 1777, quando fu introdotta nel pontremolese a cura di Biagio Grilli di Adelano (villaggio del comune di Zeri), che ne ottenne due bulbi da alcuni montanari parmigiani, soliti recarsi in Germania.La tipicità della patata di Zeri consiste, oltre che nella tradizionalità, nel particolare ambiente di coltivazione, caratterizzato da un’elevata altitudine (tra i 500 e i 1500 m s.l.m.) da clima montano, da terreni particolarmente vocati e infine dalla tecnica di produzione, senza utilizzo di sostanze chimiche di sintesi.
9. Produzione:
È un prodotto coltivato a livello hobbistico dagli abitanti locali per autoconsumo; non è possibile determinare un quantitativo medio annuo di produzione.
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