Fagiolo giallorino della Garfagnana
Foto di proprietà ARSIA - autore: Derno Ricci
» Altre informazioni

Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;

1. Denominazione del Prodotto:
Fagiolo giallorino della Garfagnana

2. Sinonimi:
Fagiolo Giallorino, Fagiolo nano da sgusciare

3. Descrizione sintetica del prodotto:
Il fagiolo giallorino della Garfagnana ha seme ovale, dimensioni medio-piccole e colore giallo, con occhio ben marcato. È una coltura che non ha bisogno di sostegno; si produce da maggio ad agosto.

4. Territorio interessato alla produzione:
Garfagnana, provincia di Lucca.

5. Produzione in atto:
r scomparso   r a rischio   r attivo   

6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Il seme viene selezionato alla raccolta dai produttori e conservato per l’anno successivo. Il terreno viene preparato facendo concimazioni di fondo; il seme viene messo a dimora in aprile, normalmente viene seminato in abbinamento al formentone, sulle stesse file.

7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
s Sacchi per la conservazione e vendita
s Locali per conservazione

8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
La tradizionalita' del prodotto e' dovuta alla cultivar di origine locale responsabile del suo particolare sapore e aspetto.
Tradizionalmente, come tutti i fagioli, era uno dei componenti principali nell'alimentazione delle popolazioni locali, ed era presente in molte preparazioni: dai primi, quali minestre (minestrella di Gallicano) e minestra di farro, ai contorni con cotechino o baccalà.
Abbinamento particolare con le "focacce leve", preparazione tipica del comune di Gallicano.
Questa varietà è inserita nell'elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

9. Produzione:
ll fagiolo giallorino della Garfagnana viene prodotto da un’azienda agricola che ha sede a Camporgiano (LU). La produzione media è di 2-3 quintali all’anno; questa modesta quantità è dovuta alla poca semente disponibile che non permette di produrre questo fagiolo con continuità.
Gran parte del prodotto è venduto direttamente in azienda, il restante è immesso al commercio in ambito regionale.