Carciofo empolese
Foto di proprietà ARSIA - autore: Derno Ricci
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Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;

1. Denominazione del Prodotto:
Carciofo empolese

2. Sinonimi:

3. Descrizione sintetica del prodotto:
Il carciofo empolese è di colore verde intenso tendente al violaceo, ha una forma subcilindrica e una consistenza tenera e compatta. Il gusto è delicato, le brattee molto tenere; si confeziona a mazzi con tutto il gambo perché non presenta spine. Si produce da aprile a giugno.

4. Territorio interessato alla produzione:
Comuni di Empoli e Certaldo, provincia di Firenze.

5. Produzione in atto:
r scomparso   r a rischio   r attivo   

6. Descrizione dei processi di lavorazione:
La propagazione avviene per talea: i polloni, detti "carducci", vengono prelevati dalle piante madri migliori e poi trapiantati, prevalentemente in autunno. Per l’impianto della carciofaia si esegue un’aratura leggera, seguita dalla concimazione, da due fresature e da una successiva assolcatura. Si impiantano in file. Al momento della messa a dimora nei solchi, di solito viene effettuata una concimazione localizzata con letame e nitrato di calcio.Generalmente non vengono eseguiti trattamenti antiparassitari. La raccolta è manuale, normalmente da fine aprile fino all'inizio di giugno.

7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
s Carducci
s Letame (400-600 q/ha)
s Perfosfato (5-6-q/ha)
s Solfato potassico (2-3 q)
s Nitrato di calcio (30-40 q)

8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
Di antica origine, questa tipologia di carciofo era conosciuta in Toscana in epoche precedenti al 1800. La denominazione di "Empolese" risulta da alcuni documenti e testi dell'inizio del 1900, quando si diffusero le produzioni di carciofi per il mercato.Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità alla particolarità della cultivar, alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo, nonché alle specifiche condizioni pedoclimatiche della zona che contribuiscono a conferire a questo carciofo un caratteristico sapore dolce-amaro e una consistenza tenera e compatta. E' molto apprezzato anche per l'assenza di spine.

9. Produzione:
Il carciofo empolese viene coltivato e commercializzato da alcuni produttori che vendono direttamente in azienda a privati. Ci sono poi diversi hobbisti che lo coltivano solo per autoconsumo. La quantità effettivamente prodotta è indicativamente intorno alle migliaia di piante all’anno. Attualmente la produzione del carciofo empolese è limitata per il rischio di non riuscire a venderlo visto che, essendo una varietà tardiva, raggiunge il mercato in ritardo rispetto ai carciofi del sud Italia. I mercati interessati al carciofo empolese sono in particolar modo quelli della Toscana.