Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;
1. Denominazione del Prodotto:
Carciofo di San Miniato
2. Sinonimi:
Carciofo Sanminiatese, Mamma Sanminiatese
3. Descrizione sintetica del prodotto:
Carciofo di forma tondeggiante/globosa, senza spine, di colore verde chiaro tendente allo scuro nella parte apicale delle foglie; il capolino, a maturazione, è di dimensioni medio-grandi (diametro di circa 8/9cm), di forma globosa e senza spine, mentre l' infiorescenza apicale (chiamata "mamma") presenta dimensioni ragguardevolmente piu' grandi e colore viola. L'altezza della pianta può andare oltre 1,3 mt, le foglie sono regolari e presenta una vegetazione folta. Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, il prodotto si presenta carnoso e di estrema morbidezza, è caratterizzato per la buona compattezza alla giusta maturazione. Il gusto è sapido, molto tannico e leggermente astringente, molto persistente e intenso. Una volta cucinato si esaltano le sue caratteristiche di sapidità e di morbidezza.
4. Territorio interessato alla produzione:
Zona esclusivamente collinare dei comuni di San Miniato, Montopoli e Palaia.
5. Produzione in atto:
r scomparso r a rischio r attivo
6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Allo scasso di media profondità nel periodo primaverile antecedente la data di impianto, segue una concimazione di fondo con concime organico (stallatico). Dopo l' erpicatura e il livellamento del terreno a fine agosto - primi di settembre, segue l'impianto dei carducci con un sesto di impianto di 1 metro sulla fila e 1.50/2.00 metri tra le file. A fine gennaio vengono praticate sarchiatura, rincalzatura e una leggera concimazione fogliare di mantenimento; in primavera viene fatta una scardonatura e ad aprile-maggio si effettua la raccolta dei capolini. Ad agosto viene tagliata la ceppa a livello del terreno, quindi ad ottobre si procede con la scardonatura per recuperare i cardoni migliori per il rinnovo degli impianti. Le regole produttive sono riproducibili all'infinito, in quanto il rinnovo dei cardoni avviene annualmente su una percentuale dell'impianto (circa il 30%).
7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
Da memorie storiche e cartografiche risulta che sin dall'ottocento, la maggior parte delle piagge a solativo di San Miniato erano coltivate a carciofo Sanminiatese conosciuto per le sue caratteristiche organolettiche. Al mercato ortofrutticolo di Empoli il carciofo sanminiatese è sempre stato apprezzato e acquistato per la sua adattabilità in cucina. Caratteristica dovuta al fatto di essere coltivato su terreni di origine pliocenica che trasmettevano al carciofo queste particolari doti organolettiche.
9. Produzione:
Fino al 1950 il Carciofo Sanminiatese era prodotto in grandi quantità su tutto il territorio del Comune di San Miniato e veniva venduto ai principali mercati ortofrutticoli italiani. Anche se con gli anni la produzione ha subito una diminuzione, è tutt'oggi ritenuto uno dei migliori carciofi in produzione nella nostra regione. Le aziende che lo producono sono 6 per un totale annuo di circa 10 quintali. Il prodotto viene venduto in zona per una buona metà, la restante parte va nei mercati regionali (30%) e fuori regione (20%). La vendita avviene prevalentemente a privati direttamente in azienda, ma si ha una buona percentuale anche di conferimento a negozi locali ed a ristoranti della zona. Fra le mostre e le manifestazioni ricordiamo: Giornata del Sarciofo Sanminiatese 7/8 maggio - San Miniato Mercato del Gusto (Vetrina Toscana) giugno/luglio E' stata redatta una pubblicazione dal titoli "Guida dei Prodotti Tipici Locali" di Benedetto Squicciarini, edito da Comune di San Miniato. Per la promozione e valorizzazione del carciofo è attiva l'Associazione "Colli di San Miniato".
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