Cece piccolo del Valdarno
Foto di proprietà ARSIA - autore: Derno Ricci
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Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;

1. Denominazione del Prodotto:
Cece piccolo del Valdarno

2. Sinonimi:
Cece Piccino del Chianti, Cece Nostrale Piccolo, Cece Piccino, Cece nostrale

3. Descrizione sintetica del prodotto:
Legume con buccia abbastanza sottile, sebbene leggermente consistente, polpa tenera piuttosto saporita, ha una colorazione più accentuata di altre cv commerciali e tiene bene la cottura, che avviene piuttosto velocemente, adattandosi particolarmente per questo ad un consumo del seme intero.

4. Territorio interessato alla produzione:
Valdarno, Chianti, Mugello, province di Arezzo, Firenze, Siena e parte della provincia di Grosseto.

5. Produzione in atto:
r scomparso   r a rischio   r attivo   

6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Viene coltivato in terreni sciolti. Si semina a spaglio lungo i solchi, distanti 35-40 cm, da fine marzo a metà aprile. Viene coltivato in asciutta. In terreni poco concimati cresce piccolo e con buccia sottile; se concimato molto, il legume è più grande ma la buccia indurisce. La pianta ha un portamento eretto, con primo palco molto basso. Richiede una sarchiatura accurata a circa 20 giorni dall’emergenza. I legumi si raccolgono da fine luglio a metà agosto e la produttività risulta buona.

7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:

8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
I legumi vengono raccolti a maturità e, dopo la battitura, conservati ben secchi e vagliati in cassoni in locali asciutti e ben ventilati, oppure in contenitori di vetro con aggiunta di pepe.
Si adatta a tutte le preparazioni: intero lessato, da solo o in zuppe, condito con olio crudo o fritto con rosmarino o aglio e peperoncino, nella tipica ricetta "pasta e ceci", sfarinato come ingrediente base per polpettine o la pastella della famosa e gustosa cecina.
I ceci torrefatti e macinati costituivano anche un surrogato del caffè (Traverso e Pirotta, 1926), mentre in campo zootecnico per l'abbondante apparato fogliare (20-30 qli/ha) veniva utilizzato come erbaio, in purezza o consociato con orzo, da falciare a primavera inoltrata (Tassinari, 1968), e la paglia come mediocre mangime o come lettiera.
Questa varietà è inserita nell'elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

9. Produzione:
I due produttori più significativi di cece nostrale o cece piccino si trovano a Reggello e a Rapolano Terme e producono complessivamente 150-200 quintali, di cui 6-7 circa vengono venduti alla grande distribuzione. In totale sono dodici i produttori di cece nelle province di Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto, ma si possono considerare solo come hobbisti. La quantità media prodotta negli ultimi anni è costante anche se potenzialmente potrebbe esserci un aumento delle superfici messe a coltura.