Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;
1. Denominazione del Prodotto:
Fagiolo turco di Castello
2. Sinonimi:
3. Descrizione sintetica del prodotto:
Fagiolo bianco di forma simile al cannellino, ma di maggiori dimensioni e con buccia più sottile.
4. Territorio interessato alla produzione:
Province di Firenze e Arezzo.
5. Produzione in atto:
r scomparso r a rischio r attivo
6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Il fagiolo presente nel Valdarno è nano (ne esistono anche alcune cultivar ad accrescimento indeterminato).Se seminato ad aprile la raccolta avviene a luglio e si protrae per 20 giorni dato che il fagiolo ha maturazione scalare; con semina tardiva (fine giugno) la raccolta viene fatta a settembre.Richiede terreni fertili e necessita di irrigazione; in condizioni ottimali ha una assai elevata produttività e presenta 2-3 palchi di fagioli.I fiori sono bianchi, le patologie ricorrenti sono rappresentate dalla ruggine, dagli afidi e dal ragno rosso.
7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
Un tempo era molto diffuso, ormai nel Valdarno sono in pochi a conservare questa varietà che invece è molto apprezzata sul mercato di Firenze. Viene consumato prevalentemente fresco (per la maturazione scalare).
9. Produzione:
Sono rimaste solo 2 aziende a coltivare il fagiolo turco ma solo una di queste, a Montevarchi, ne ha una produzione abbastanza considerevole (circa 1 quintale anche se la potenzialità produttiva è di 5 quintali). Il prodotto è venduto direttamente dai produttori e nei negozi locali.
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