Pomodoro pallino
Foto di proprietà ARSIA - autore: Derno Ricci
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Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;

1. Denominazione del Prodotto:
Pomodoro pallino

2. Sinonimi:
Pomodoro da serbo

3. Descrizione sintetica del prodotto:
Il pomodoro pallino ha forma sferica e nella parte opposta al picciolo presenta un’escrescenza apicale molto accentuata. Il colore è rosso intenso, la polpa soda e non deliquescente. Ha odore molto intenso e sapore più acidulo rispetto al pomodorino da serbo del Valdarno; le pezzature vanno dai 30 ai 40 grammi. Si presta bene ad essere conservato fino ai mesi invernali, appeso sotto le tettoie ("ciglieri"). Si produce fra agosto e settembre.

4. Territorio interessato alla produzione:
Provincia di Livorno.

5. Produzione in atto:
r scomparso   r a rischio   r attivo   

6. Descrizione dei processi di lavorazione:
s Acquisto delle piantine da un vivaista locale o per autoriproduzione
s Trapianto in file binate verso la prima decade di giugno
s Palatura con canne, cui le piante in seguito vengono legate
s Preparazione del terreno: aratura profonda e successivo affinamento effettuato con estirpatori o frese
s Difesa fitosanitaria con prodotti a base di rame, di Bacillus thuringensis e di piretro
s Raccolta manuale
s Legatura manuale
s Conservazione in locali coperti e arieggiati, generalmente appeso sotto delle tettoie
s Consumo nei mesi invernali

7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
s Piantine acquistate o autoprodotte
s Canne per la palatura
s Prodotti a base di rame, di Bacillus thuringensis e di piretro
s Locali per la conservazione

8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
La tradizionalità del pomodoro pallino risiede sia nella particolarità della cultivar, sia nella tecnica di conservazione: si presta ad essere conservato a lungo, fino ai mesi invernali. Nel livornese è frequente vedere le "filze", ovvero i grappoli di questi pomodori piccoli, rossi e tondi appesi sotto le tettoie delle case di campagna, i cosiddetti "ciglieri". Soprattutto in passato questo tipico metodo di conservazione costituiva un simbolo caratteristico del paesaggio rurale, frequentemente fotografato o dipinto per l’armonia dei colori e delle forme. Il pomodoro pallino era molto usato nell’alimentazione dei contadini, che lo strofinavano sul pane in inverno; si dice che i medici consigliassero le "freghe" (fette di pane con pomodoro "da serbo"), come ricostituenti per pazienti debilitati. Oggi è coltivato solo per autoconsumo o per la vendita nei mercati locali.

9. Produzione:
Gli agricoltori che coltivano ancora questa varietà sono ormai pochi e quelli da cui è possibile rinvenire il seme, mantenuto da anni tramite autoproduzione, sono solo quattro. Il prodotto viene destinato esclusivamente all’autoconsumo, non viene venduto.